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PALAZZO AMATI affaccia su Mar Grande ma l'elegante porta principale, con linee e motivi tipicamente settecenteschi, si trova sul lato opposto. È un edificio sontuoso realizzato, come quasi tutta l'edilizia residenziale aristocratica del Settecento, attraverso una complessa opera di inglobamento di costruzioni preesistenti. Con le sue 37 stanze era sicuramente adeguata alle esigenze della famiglia di Giacomo Amati (nove figli nel 1754) e della numerosa servitù, ma nello stesso tempo degnamente rappresentativa del rango di appartenenza del Casato. Il Palazzo venne tolto agli Amati, nobile famiglia romana, nel 1869. Fu espropriato e in parte demolito dall'Amministrazione Comunale che decise di abbattere le mura della città e di sistemare la Strada Delle Mura (oggi chiamata Corso Vittorio Emanuele II). Questo passaggio di proprietà coincise, ovviamente con un radicale cambiamento nella distribuzione e nell'uso degli spazi. Ma anche il prospetto del lato a mare fu modificato secondo il gusto tipico dell'architettura di fine secolo. A partire dal 1899 Palazzo Amati è stato utilizzato come edificio scolastico.

 

PALAZZOAMATI

 

 

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