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Taranto, modello virtuoso di “smart city”, è l’obiettivo che l’amministrazione Melucci intende realizzare attraverso un percorso di transizione digitale della città.

Il tema è stato analizzato da Luana Riso, Eliana Baldo e Cinzia Cardone, dell’Urban Transition Center, al tavolo con il dirigente scolastico dell’istituto di istruzione secondaria superiore “Pacinotti”, Vito Giuseppe Leopardo, e con il docente Fabio Cito.

Durante il confronto, centrale è stata la visione di Taranto, realtà urbana intelligente in un futuro prossimo: una comunità che gestisca i servizi in maniera integrata, per meglio facilitare la vita delle persone grazie al digitale, e per diventare una città a misura d’uomo, sostenibile ed efficiente.

In continuità con le azioni già intraprese con il precedente Utc, si sono affrontati gli argomenti connessi alla collaborazione con l’istituto, già capofila della rete “Smart City” con altre scuole, per consolidare la sinergia tra l’amministrazione e l’istituto, nell’attivazione di azioni di sostegno al percorso di transizione digitale della città, con particolare attenzione ai temi dell’innovazione e dell’ambiente, da realizzare congiuntamente, iniziando dalla promozione di un concorso di idee finalizzato a incrementare la consapevolezza e la partecipazione.

Queste attività si collocano nell’ambito del ruolo istituzionale dell’Utc, volto a creare occasioni per l’attivazione di processi partecipativi dal basso e di collaborazione della comunità, nella costruzione di una visione condivisa dello sviluppo urbanistico, ambientale ed economico-sociale dell’intero territorio.

Anche per questo motivo, l’Utc sarà disponibile a incontrare la cittadinanza ogni venerdì dalle 9:30 alle 11:30 nell’infopoint di piazza Castello, nel Castello Aragonese, a partire dal prossimo 17 marzo. Per ogni comunicazione sarà possibile inviare un’e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

 

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Le componenti dell'Urban transition center Luana Riso, Eliana Baldo e Cinzia Cardone, insieme con la consigliera Stefania Fornaro, delegata al “Masterplan Isola Madre”, hanno toccato con mano la realtà di questo prezioso quartiere, la Città Vecchia.

Oggi, importanti progetti di riqualificazione urbanistica, economica e sociale sono stati attivati da parte dell’amministrazione Melucci, con lo scopo di valorizzare il patrimonio storico, culturale e architettonico e dare nuova vita a un comparto dalla particolare conformazione fisica, delineato solo dal mare e accessibile solo attraverso due ponti di collegamento (Ponte girevole e Ponte di pietra): una vera isola nella città.

Tra i vicoli strettissimi, pieni di storia e di storie, le professioniste, impegnate nel generare convergenza attraverso dinamiche di partecipazione attiva tra amministrazione e coloro che vivono e operano sul territorio (famiglie, associazioni, giovani, artigiani, operatori turistici, ecc), hanno ascoltato i racconti della gente, hanno raccolto importanti dettagli sullo stato degli immobili, sullo stato dei cantieri aperti, sulla possibilità di recuperare affreschi e reperti storici nascosti, oltre ad aver constatato il contesto di vita sociale e aver dialogato con i commercianti e con gli imprenditori turistici, incontrati lungo il percorso.

Molte sono state le istanze raccolte, come molti sono stati gli scambi di informazioni e conoscenza. È stata un’esperienza ricca di scoperte inaspettate, dove in uno spicchio di eterna bellezza, Taranto vive tutte le sue più profonde contraddizioni.

Isola Madre o Città Vecchia, come definita dai tarantini, è uno scrigno di potenzialità: dall’economia del mare, al turismo, all’arte, alla cultura e grazie all'Utc si potrà dare vigore a una nuova consapevolezza: partendo dal rinnovamento urbanistico, sarà possibile vivere meglio e sviluppare nuova ricchezza e benessere sociale, in una piccola parte di Taranto, davvero unica al mondo.

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Con il passaggio in giunta e la firma formale da parte del sindaco Rinaldo Melucci, Taranto ha aderito ufficialmente al “Green City Accord”, il documento predisposto dalla Commissione Europea per favorire lo sviluppo di città sane e pulite.

Annunciata dal primo cittadino durante la partecipazione all’assemblea generale di Eurocities a Lipsia, l’adesione pone Taranto nella schiera formata da altre decine di grandi città europee che stanno compiendo azioni sensibili rispetto al tema della “transizione giusta”.

«Lasciamo un’eredità importante, senza precedenti – ha dichiarato Melucci –, per quel che riguarda l’impegno posto per la sostenibilità ambientale. Un’eredità condivisa con i principali network europei, dove le buone prassi di ogni comunità sono patrimonio disponibile per tutti. Il mondo sta attraversando una trasformazione radicale e abbiamo preso una posizione netta: il “Green City Accord” non è un accordo qualunque, è la certificazione che attraverso il nostro piano “Ecosistema Taranto” la città sta cambiando nella direzione individuata dall’Europa, entrando in un club molto speciale di città impegnate su questo fronte».

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Innovazione, ricerca, tecnologia, tutela della salute, informazione. Il progetto Calliope – Casa dell’innovazione per il “one health” tiene insieme tutte queste prospettive e rappresenta una tra le sfide più avvincenti che l’amministrazione Melucci affronterà nel breve termine.

I dettagli dell’iniziativa sono stati illustrati in conferenza stampa, a Palazzo di Città, dai rappresentati di enti e istituzioni coinvolti in questo ambizioso percorso, finanziato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy con oltre 12 milioni di euro provenienti dal bando “Casa per le tecnologie emergenti”, cui si aggiungerà un cofinanziamento da parte dei partner privati per un totale di oltre 13 milioni di euro.

Oltre il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, all’incontro hanno partecipato l’assessore comunale allo Sviluppo Economico Fabrizio Manzulli, l’onorevole Ubaldo Pagano, il consigliere del presidente della Regione Puglia Mino Borraccino, il responsabile scientifico del progetto Rodolfo Sardone, i direttori generali di Asl Taranto e Arpa Puglia Gregorio Colacicco e Vito Bruno.

Calliope è un progetto complesso, che parte da una premessa importante: la salute intesa come equilibrio tra le condizioni di esseri umani, matrice ambientale e mondo animale. Si tratta dell’approccio “one health”, come codificato dall’Organizzazione mondiale della sanità.

Partendo da qui, Calliope intende costruire una struttura che possa fornire risultati di ricerca in ambito “one health”, rendendoli disponibili per finalità formative, comunicative e anche produttive, attraverso le cosiddette tecnologie emergenti come il 5G, la "block chain", l'intelligenza artificiale e la cosiddetta “internet of things”. Verranno create tre strutture interistituzionali, inoltre, tra enti pubblici di ricerca, imprese ed enti regionali, ubicate in vari edifici individuati dall’amministrazione Melucci: “One health intelligence” per il monitoraggio e l'elaborazione predittiva avanzata della salute umana, animale e ambientale e il loro impatto sulla biodiversità; “Innovation technology hub”, per la creazione di prototipi di dispositivi smart collegati in 5G per il monitoraggio “near field” dell’ecosistema; “Dissemination and training hub”, per trasferire conoscenza e supporto all’incubazione industriale per la gemmazione di spin off ad alta maturità tecnologica.

«Con questo progetto facciamo un enorme salto di qualità nel monitoraggio del nostro ecosistema, così come inteso alla luce dell’approccio “one health” – le parole del primo cittadino – perché quel che produrrà Calliope non sarà solo una mole di informazioni, peraltro molto utile per orientare le scelte delle amministrazioni coinvolte e arricchire il confronto all’interno del nostro osservatorio ex articolo 41, ma prodotti veri e propri, spin off ed esperienze di ricerca che avranno ricadute economiche importanti e moltiplicheranno gli effetti delle risorse investite. Prima parlare di ricerca e big data, a Taranto, era quasi eretico, ma oggi, avendo imboccato un percorso di profonda transizione, abbiamo tutti i tasselli per comporre un mosaico coerente».

«Calliope sarà il progetto di punta del nostro distretto per l’innovazione – ha aggiunto l’assessore Manzulli – iniziativa che troverà casa nelle strutture del Bac, gli ex baraccamenti Cattolica in fase di ristrutturazione. Abbiamo messo insieme tanti partner, tra università, imprese e altri soggetti ne contiamo almeno una trentina, sintomo di un interesse diffuso e di una vivacità dei quali andiamo orgogliosi. Calliope durerà due anni e ci consentirà di entrare nella rete nazionale delle Case delle tecnologie diffusa lungo tutto lo Stivale, un’altra opportunità per la nostra città di mostrare il valore delle sue risorse umane oltre i propri confini».

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Proseguendo lungo la traccia indicata nell’ultimo incontro con il sindaco Rinaldo Melucci, Federparchi è tornata a Palazzo di Città per avviare le attività di certificazione dei percorsi di turismo sostenibile all’interno del costituendo parco del Mar Piccolo, seguendo le linee guida della “Carta europea del turismo sostenibile”.

L’assessore all’Ambiente Paolo Castronovi, accompagnato dai professionisti dell’Urban Transition Center, ha incontrato Francesco Carlucci e Corrado Teofili di Federparchi, e i rappresentanti del Ciheam Gianfranco Cataldi e Massimo Zuccaro.

Sono state predisposte le tappe di questo percorso, finalizzato preliminarmente l’organizzazione di un primo forum partecipativo con istituzioni, associazioni e imprese, entro fine novembre. Successivamente, sarà realizzata un’analisi del mercato turistico, delle sue opportunità, ma anche dell’impatto ambientale, economico e sociale a scala locale di questa iniziativa.

Obiettivo finale sarà l’adesione alla Europarc Federation, il più importante network europeo delle aree protette.

Il sito istituzionale del Comune di Taranto è un progetto realizzato da Parsec 3.26 S.r.l.

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